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Bruxelles. IL 21.12.2020, l’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) ha confermato lo stato di indennità dalla PSA in tutti i suini del Belgio, perso dal Paese nel settembre del 2018 a causa dell’epidemia di PSA diffusasi nella sua popolazione di cinghiali selvatici. Azioni decisive e coerenti hanno consentito di debellare la PSA nella popolazione di cinghiali selvatici Sin dall’inizio dell’epidemia nel settembre del 2018, la strategia del Belgio è stata quella di debellare la PSA (peste suina africana) nella popolazione di cinghiali selvatici. Per farlo, è stato adottato un gran numero di misure. Recinzioni, foreste chiuse al pubblico, programma intensivo di ricerca e distruzione, caccia e cattura: queste misure si sono rivelate fattori chiave per il raggiungimento dell’obiettivo. Il dato più importante: il patrimonio zootecnico nazionale è stato mantenuto sempre indenne dalla PSA Il Belgio è uno dei principali produttori di carne suina in Europa, con esportazioni che superano i ⅔ della sua produzione di carne suina. Per proteggere questo importante settore, era fondamentale evitare che la malattia colpisse il patrimonio zootecnico nazionale. Attraverso il monitoraggio e il controllo costanti, lo stato di allerta resta alto Nonostante la reintroduzione dello stato di indennità dalla PSA, il Belgio continuerà a monitorare le malattie animali sia nel patrimonio zootecnico nazionale che nella popolazione selvatica. Per il momento, le misure di sorveglianza e controllo restano in vigore. La Commissione europea aveva già reintrodotto lo stato di indennità dalla PSA prima dell’intervento dell’OIE La pubblicazione dell’OIE fa seguito alla decisione della Commissione europea del 20 novembre 2020 di abolire le zone regolamentate istituite dopo l’epidemia del virus nei cinghiali selvatici. La carne suina belga sarà presto nuovamente disponibile in tutto il mondo Negli ultimi decenni, il Belgio ha esportato carne suina in oltre settanta Paesi. Poiché la comunicazione con i suoi partner commerciali globali è improntata alla trasparenza, il Belgio fornirà a breve tutte le informazioni necessarie per consentire ai Paesi importatori di riprendere l’attività commerciale. “Per i fornitori di carne suina belga, è un sollievo che l’OIE abbia pubblicato lo stato di indennità dalla PSA. I Paesi importatori riceveranno tutte le informazioni necessarie affinché possano revocare le restrizioni dovute alla PSA. Per loro, è davvero un’ottima notizia!”
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